I Camminamenti di Ronda

I Camminamenti di Ronda

I Camminamenti di Ronda sono uno degli aspetti meno noti della Basilica, benché la rendano così peculiare dal punto di vista architettonico; tipici delle costruzioni militari, traducono questo edificio in uno di quei rarissimi esempi di basilica-fortezza presenti sul suolo italiano

Chiuso al pubblico per ben cinquecento anni, questo tesoro architettonico è stato finalmente restaurato in occasione del Giubileo del 2000 e quindi aperto ai visitatori desiderosi di ammirare una struttura architettonica affascinante che apre interessanti scorci sulla fisionomia della basilica nonché sul vasto e variegato panorama circostante fatto di mare, collina e montagna. 
La costruzione dei Camminamenti fu decisa nel corso dell’edificazione della chiesa, nel 1485, per proteggere la Basilica e i suoi tesori dalle incursioni dei pirati saraceni. L’incarico venne affidato inizialmente a Giuliano da Maiano, il cui progetto originario è ammirabile nella merlatura del torrione di nord-est.

In realtà il piano della fortificazione visibile ancora oggi si deve a Baccio Pontelli, ingegnere generale delle rocche pontificie nella Marca d’Ancona, che dal 1488 modificò il disegno di Giuliano da Maiano realizzando un camminamento di ronda aggettante su archetti a sbalzo su mensole, una soluzione tipicamente rinascimentale che coniuga l’esigenza della difesa con la ricercatezza delle forme. Infatti, i Camminamenti di Ronda, conosciuti con il nome di Rocchette, non costituiscono soltanto un solido strumento di difesa ma, interrompendo la verticalità della struttura, contribuiscono a renderne la sommità maestosa e al tempo stesso elegante.
Dalle Rocchette, alle quali si accede salendo circa ottanta scalini, si gode un panorama ampissimo che va dal Monte Conero al Gran Sasso d'Italia e spazia sul litorale adriatico, ad est, e sui monti ad ovest.